Riduzione del numero dei parlamentari e organizzazione interna delle Camere – N. Lupo
Nell’accingermi ad affrontare il tema assegnato credo sia corretto esplicitare, sin da subito, il mio punto di vista a proposito della revisione costituzionale da cui questa analisi prende le mosse. Ebbene, penso si tratti una riforma dai contenuti condivisibili (e lungamente attesi, visto che la riduzione dei parlamentari rappresenta un refrain del riformismo istituzionale italiano [CLEMENTI, 2019, p. 2 s.; TRIPODINA, 2020, p. 73 s.]), ma presentata con la motivazione sbagliata. Non è certamente in nome delle accuse alla “casta” e della riduzione dei “costi della politica” che si può intraprendere una seria azione di revisione del nostro assetto istituzionale; ed è anzi evidente come si tratti di motivazioni che rischierebbero di
minacciare, se estremizzate, i fondamenti della democrazia rappresentativa e della stessa fiducia nelle istituzioni e nell’ordinamento [LUPO, 2019-II].