Vega v. Tekoh e la controversa natura dei «Miranda warnings»: diritti costituzionali o mere «prophylactic rules»? – A. Oddi

Nel mese di marzo del 2014, Terence B. Tekoh, infermiere presso una clinica di Los Angeles, fu accusato di violenza sessuale da una paziente. Ricevuta segnalazione dell’accaduto, l’ufficio dello sceriffo della contea inviò sul posto l’agente Carlos Vega, il quale interrogò a lungo Tekoh in merito all’accusa, senza tuttavia previamente informarlo dei suoi diritti quale reo sospetto, siccome voluto dalla Corte suprema nella celebre sentenza Miranda v. Arizona, ossia che (a) aveva diritto di restare in silenzio, (b) che ogni sua dichiarazione avrebbe potuto essere utilizzata contro di lui davanti a un giudice, (c) che aveva diritto alla presenza di un avvocato e che, qualora non avesse potuto permetterselo e lo volesse, ne sarebbe stato nominato uno d’ufficio.

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