La Corte e il limite ai mandati nei Comuni: un obiter dictum di troppo. Note a margine di Corte cost. 10 dicembre 2024, n. 196 – L. Sambucci
La sentenza 10 dicembre 2024, n. 196 è in apparenza una sentenza corretta: la Corte sembra esaurire il suo compito con diligenza: peraltro, il ricorso proposto (in via di azione) dalla Regione Liguria, relativo alla questione della limitazione ai mandati consecutivi dei sindaci (di cui all’art. 51, comma secondo, d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267), non sembrava presentare elementi di novità che potessero scalfire le soluzioni stabili (e recentemente richiamate: vedi Corte cost. 6 aprile 2023, n. 60) apprestate dalla elaborazione della giurisprudenza costituzionale; la Corte risolve il compito (apparentemente) senza sforzo, escludendo la manifesta irragionevolezza della disposizione legislativa nella specifica parte fatta oggetto dell’impugnativa giurisdizionale promossa dalla Regione, richiamando (in verità, solo parzialmente e non molto persuasivamente, come sarà rilevato infra sub 6), a tal fine, principi ampiamente acquisiti all’ordinamento. Tuttavia, la Corte non si è limitata a questo ovvero non si è limitata al libello impugnativo; ha esteso le proprie valutazioni a profili che, pur di sicura rilevanza ordinamentale, erano rimasti marginali ovvero meramente incidentali nella prospettazione ricorrente e certo non potevano essere risolti (come, invece, è avvenuto) con un obiter dictum, destinato, per le sue implicazioni, a richiamare l’attenzione scientifica rispetto alla sentenza esaminata, al fine di valutarne l’impatto sulle garanzie costituzionali apprestate a presidio della libera espressione del voto e della accessibilità alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza e la coerenza con l’impianto ricostruttivo definito proprio dalla giurisprudenza costituzionale in relazione al sistema dei limiti ai cui al secondo comma del citato art. 51.
Abstract: The article focuses problematically on the rulings of the Italian Constitutional Court n.196 of December 2024, concerning, in general, the legislative discipline of art. 51, second paragraph, of D.lgs. 18 August 2000, n. 267. In particular, scientific attention is drawn by an obiter dictum with which the Court extends the assessment of no manifest unreasonableness (on the basis of which the appeal was declared unfounded) to the provisions of the third sentence of the second paragraph of the same art. 51, which exempt municipalities with a population of up to five thousand inhabitants from the aforementioned system of limits. This ruling is considered problematic on the observation that the “exemption” for “small municipalities” could have the effect of weakening the constitutional guarantees to protect the liberty to vote and equal accessibility to elective offices (with possible implications on popular sovereignty).
Parole chiave: Sistema costituzionale delle autonomie territoriali – Comuni – limiti alla candidabilità a Sindaco – numero di mandati consecutivi